Casa PPC

L’intervento all’interno di questo appartamento milanese degli anni Trenta, è consistito nella progettazione di alcuni arredi fatti realizzare su misura, e nella progettazione delle camere dei ragazzi e di una mini suite per gli ospiti.

Per il corridoio si è progettato un arredo a tutta altezza che, grazie al gioco di tra pieni e vuoti, ha perso l’incombenza tipica delle armadiature. E’ nato così un mobile multifunzionale: un po’ cassettiera, un po’ libreria, ma anche teca espositiva per quadri e fotografie, e con pensili contenitivi nella parte alta.  Alla sua funzione pratica, si è aggiunto un valore estetico di copertura di un pilastro portante che è stato inglobato al suo interno. Il suo colore, un punto di rosa molto tenue, dialoga con i toni caldi del pavimento originale in marmo.

Per completare la zona pranzo della cucina, è stata realizzata una panca fatta su misura. Lo spunto arriva dal bellissimo tavolo in ferro che riproduce una macro putrella. Il disegno della panca si ispira al gioco dei meccano in legno. Uno stile ironico, al quale si è accostato il decoro vegetale del tessuto scelto per gli imbottiti realizzati a completamento della panca. Sullo stesso registro giocoso si inserisce la lampada Plusminus di Vibia, scelta come punto luce per il pranzo.

Il mini appartamento comunicante con l’abitazione padronale è stato progettato per essere uno spazio versatile: ideale per l’home working, ma anche un luogo dove ospitare, dotato dei comfort necessari per garantire privacy e autonomia. All’armadiatura realizzata anche per aumentare gli spazi di contenimento a servizio della casa padronale, si sono integrati un divano letto e una scrivania. Qui prevalgono i toni del grigio e del verde salvia. Un sistema che integra una mini cucina e un piano snack completa e definisce questo ambiente.

Prima dell’intervento